Perchè l'educazione e il controllo non sono sufficienti

 Di Rachel Quednau (da Strong Towns)

E’ Gennaio, quel periodo dell’anno in cui molte persone adottano uno stile alimentare più sano e una dieta nuova. Quindi se siete una di quelle persone, probabilmente avete smesso di comprare birra o avete smesso di cuocere una volta a settimana dei biscotti o in ufficio avete cominciato a portarvi il pranzo da casa.
Qualunque sia l’abitudine più salutare che abbiate scelto, sarà più facile che riusciate ad attenervici se eliminerete la tentazione di sgarrare, giusto? Avrete molte difficoltà ad eliminare le bevande gassate se terrete ancora lattine vicino alla vostra scrivania, in ufficio. Anche se aveste messo un cartello - mettiamo- proprio su quelle lattine con scritto “Non mi bere”, beh, la loro presenza vi tenterebbe ogni volta che le doveste vedere. Anche se aveste chiesto al vostro partner di ricordarvi di non bere quelle bevande gassate, lui o lei non sarebbero accanto a voi in ogni singolo momento della vostra giornata, per impedirvi di berle.
No, sareste sicuramente più propensi a riuscire nel vostro scopo se riusciste a darle via, tutte insieme.
Questa cosa è ancora più ovvia con i bambini (e veramente gli adulti non sono molto diversi). Se aveste lasciato il vostro bimbo di quattro anni a giocare da solo in cucina dicendo: “ Non mangiare nessuno dei brownie (dolcetti) appoggiati sul piano della cucina”, vostro figlio sarebbe stato sicuramente tentato dal prendere almeno uno di quei dolcetti, è la natura umana.
Un genitore che non avesse voluto far mangiare al figlio anche un solo brownie, li avrebbe rimossi tutti dal piano della cucina, rimuovendo completamente la tentazione.

Ci troviamo di fronte alla stessa situazione, quando guardiamo le strade delle nostre città. Se ogni città che incontriamo guidando è piena di corsie larghe e incroci fatti da curve dolci, nessun segnale stradale o nessuna minaccia di contravvenzioni, riuscirebbe a togliere la tentazione di guidare velocemente, almeno per parte del tempo. E' psicologia di base.

Ecco perchè, quando la gente risponde agli incidenti dicendo che dobbiamo abbassare i limiti di velocità o mettere più vigili per strada che diano multe, mi fa veramente arrabbiare. Se non ci occupiamo della causa del problema - strade disegnate in modo pericoloso che inducono ad andare troppo veloci - continueremo a vedere ogni giorno titoli di giornali che narrano di Un altro pedone ucciso e di un altro incidente d'auto che ha spezzato le vite di bambini innocenti.

Questo non è un ambiente sicuro per le persone e nessun cartello né presenza di polizia cambierà questo fatto (Foto: Johnny Sanphilippo)

Non ci sono cartelli né pattuglie di Vigili che possano eliminare il problema della gente che va troppo veloce in macchina ed è offensivo nei confronti di chi è morto o di chi ha perso delle persone care, anche solo suggerirlo.

Per di più, aggiungere altra Polizia Municipale non è fattibile per i bilanci in affanno della maggior parte delle città - ed è certamente non raggiungibile nell'entità che servirebbe per iniziare a vedere un calo dei comportamenti pericolosi alla guida (che vorrebbe dire probabilmente, avere un vigile appostato ogni due isolati, 24 ore al giorno!)

Dobbiamo progettare i nostri quartieri in modo che si elimini completamente la tentazione per la velocità (e dobbiamo disegnare le nostre strade ad alta velocità in modo da tenerle separate dai pedoni).

Il rimedio è semplice: dobbiamo restringere le strade. Sulle strade strette siamo obbligati a fare molta attenzione a ciò che ci circonda e a guidare più piano e con più attenzione, in modo da non colpire nulla. Non mi credete? Immaginate come guidereste per questa strada:

A quanto vi sentireste di guidare? a 30 km/h? E se ci fossero persone che entrano ed escono dai negozi lungo la strada? a 25 km/h? Bene. questo è sicuro. 

Se progettiamo le nostre vie, tenendo conto dell'errore massimo eventuale di chi guida - quindi con corsie larghe, curve morbide, ecc - abbiamo creato comunità più pericolose perchè non abbiamo lasciato spazio agli errori degli altri. Non c'è spazio per il bambino che ricorra una palla sulla strada. Non c'è spazio per l'anziano che cammini un po' piu' lento,  per  il papà che spinga un passeggino pesante con due bambini sopra, per il postino che porti un pesante carretto di lettere attraverso la strada..
Possiamo raggiungere l'obiettivo di vie più strette e sicure in modo semplice e molto economico. E' stato fatto in varie città usando nient'altro che vernice e coni del traffico.
Mentre chiedendo più controlli o diversa segnaletica ogni volta che una persona viene uccisa in un incidente d'auto, non facciamo altro che mettere un cerotto sul problema - uno che cadrà in pochi giorni lasciando la ferita aperta ad infettarsi.
Dobbiamo risolvere questo problema alla radice progettando strade che siano sicure per tutti.

(Foto in alto: U.S. Air Force/Tech. Sgt. Sean Tobin)