Attraversare la strada di notte è più sicuro se c’è luce. Questo è intuitivo. Infatti, se c'è luce, c'è anche più possibilità che i conducenti dei veicoli in avvicinamento riescano a notare un pedone vicino o sulle strisce e rallentino (nel caso in cui i fari non bastino). Già nel 1978 uno studio mostrò come segnaletica e illuminazione potevano ridurre le collisioni tra veicoli e pedoni, durante le ore notturne.
Fino al 2018, però, nessuno aveva ancora dimostrato come illuminare (con LED o altri tipi di luci) gli attraversamenti pedonali potesse portare ad una diminuzione della velocità dei veicoli e ad un aumento della sicurezza stradale. Nel 2018, infatti, uno studio dimostrò che attraversamenti illuminati rallentavano i veicoli a motore, ma in realtà gli attraversamenti pedonali esaminati, furono anche rialzati con dei dossi quindi in quell'occasione non si riuscì a provare alcuna variazione della velocità dei veicoli attribuibile esclusivamente al fattore illuminazione (mentre lo studio attribuisce il rallentamento dei veicoli ai dossi).
Le strisce pedonali sono state dotate di luci a LED (40 x 40 cm su ogni striscia) che si accendevano in presenza di un pedone in avvicinamento. La via in questione era mediamente illuminata (15 lux).
E’ stata quindi misurata la velocità di 400 passaggi di veicoli (isolati, cioè la cui velocità non potesse venire influenzata da altri veicoli) su una strada a senso unico, larga 7,5 metri, con limite di velocità 50 km/h, situata vicino alla Metropolitana “Anagnina”.
Le misurazioni della velocità veicolare sono state effettuate in diverse condizioni:
- 100 passaggi di veicoli: con le luci a LED spente, in assenza di pedoni
- 100 passaggi di veicoli: con le luci a LED spente, in presenza di pedoni
- 100 passaggi di veicoli: con le luci a LED accese (lampeggianti fissi), in assenza di pedoni
- 100 passaggi di veicoli: con le luci a LED accese (accensione quando arriva il pedone), in presenza di pedoni
Tutte le misurazioni sono state effettuate tra le ore 21:00 e mezzanotte.
In assenza di pedoni, i LED sempre lampeggianti hanno prodotto un calo della velocità media del 20,6% (mentre senza LED, il calo della velocità dai 65 metri alle strisce, era del 4,3%) quindi i LED in modalità lampeggiamento fisso, senza pedoni presenti, hanno prodotto un rallentamento medio del 16,3% (risultati pero’ - avvertono i ricercatori- da prendere con le dovute cautele perchè nel tempo i conducenti potrebbero adeguarsi ai lampeggianti che non indichino la presenza di pedoni e far svanire l’effetto).
In presenza di pedoni, i ricercatori hanno trovato che, senza i LED, i veicoli rallentavano in media del 20,7%, (passando da 50,7 km/h a 65 metri di distanza dalle strisce ad una media di 40,2 km/h in corrispondenza delle strisce), se, invece si accendeva il sistema illuminante, per cui all’avvicinarsi di un pedone, i LED iniziavano a lampeggiare, i veicoli rallentavano da una media di 49,4 km/h ad una media di 32,4 km/h sulle strisce. Il lampeggiamento dei LED ha fatto quindi rallentare i veicoli mediamente di 7,8 km/h, in corrispondenza dell’attraversamento pedonale (13,7 % di differenza nella riduzione della velocità veicolare, tra LED in azione o meno).
Gli studiosi raccomandano di ripetere le misurazioni ad una certa distanza temporale, dopo l’installazione dei LED per verificare eventuali effetti di ‘adattamento’ dei conducenti a questo tipo di segnalazione.
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Alcune riflessioni:
1) Sarebbe stato interessante confrontare il lampeggiamento continuo dei LED, in presenza di pedoni. Oppure il rallentamento provocato da LED che si accendono, ma senza l'effettiva presenza di pedoni, perchè, invece, come è stato fatto, significa che sono state confrontate due situazioni diverse (presenza o assenza di pedoni) in condizioni diverse (presenza di LED sempre lampeggiante o lampeggiante solo all'arrivo del pedone).
2) Lo studio spiega come il Comune di Roma abbia recentemente deciso di estendere la sperimentazione degli attraversamenti pedonali a LED su scala più ampia (vedi qui alcuni esempi di APL). Ma, visto che i ricercatori introducono la ricerca, spiegando che questa è la prima, sperimentale, che correli attraversamenti a LED e velocità dei veicoli, ci chiediamo sulla base di quali evidenze, il Comune abbia deciso di procedere all'adozione di questa misura su larga scala nella Capitale. Anche perchè, la stessa OMS, nella sua ultima review (vedi sotto), li considera solo "promettenti" e non “di provata efficacia”, come invece altri strumenti quali le isole salva pedoni o gli attraversamenti pedonali rialzati.
3) Non riteniamo la percentuale di rallentamento della velocità, una misura adeguata per identificare se la misura di moderazione del traffico sia efficace per la sicurezza dei pedoni o meno, in quanto, la percentuale di rallentamento nasconde le velocità effettive dei veicoli (o assolute).
Se infatti un veicolo rallenta del 30%, questo non significa necessariamente maggiore sicurezza per i pedoni, perchè potrebbe essere passato semplicemente da una velocità di 100 km/h ad una di 70 km/h. Il veicolo forse, in caso di incidente avrebbe meno rischio di uccidere il conducente, ma il pedone eventualmente investito morirebbe lo stesso (la collisione con un auto diventa meno rischiosa solo sotto i 30 km/h, gli studi dicono infatti che, in una collisione con un'automobile a 30 km/h, un pedone ha il 90% di possibilità di salvarsi, anche se questa probabilità nel tempo temiamo si vada riducendo a causa delle dimensioni giganti che stanno assumendo le automobili. Al contrario in caso di collisione con un veicolo che viaggia a 50 km/h le probabilità di morte del pedone salgono vertiginosamente fino al 90%. Quindi investito a 70 o a 100 km/h, un pedone morirebbe in entrambi i casi. Da cui l’insufficienza di un rallentamento del veicolo del 30%).
Quindi, per capire se una misura di "traffic calming" è efficace o meno, riteniamo che vadano evidenziate le velocità assolute. Molti studi internazionali usano l'85° percentile come misura per evidenziare il comportamento dei veicoli su strada. Si verifica cioè se, applicata una data misura, o presente una certa situazione, a che velocità transiti l'85% dei veicoli.
Forse, però, l'obiezione maggiore che si può fare agli attraversamenti luminosi è che durante le ore diurne, non svolgono alcuna funzione perchè il lampeggiamento dei LED è visibile esclusivamente di notte.
Se non vi fossero investimenti di pedoni sulle strisce durante le ore diurne, ma solo la notte, capiremmo l'intenzione di illuminare gli attraversamenti pedonali durante la notte. Purtroppo però molto spesso vengono falciate, sulle strisce pedonali, persone anche in pieno giorno.
Quindi, in sintesi, gli APL (attraversamenti pedonali luminosi) sono:
- Una misura che non ha provata efficacia sulla sicurezza dei pedoni
- Non è chiaro, dallo studio romano, a che velocità portino l'85% dei veicoli
- Non servono sicuramente a nulla nelle ore diurne
AGGIORNAMENTO DEL 13 DICEMBRE 2023:
Uno studio del 2001 effettuato in America, aveva trovato una correlazione positiva tra lampeggiamento e velocità: la velocità massima veniva ridotta del 16,2 o 17,8% (a seconda della direzione del traffico della strada esaminata), la velocità media veniva ridotta del 25,2 o 27,2% (idem).
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